giovedì, ottobre 19, 2006

La Piazza

Questa mattina camminando lungo i corridoi che dal mio ufficio portano alla mensa, mi sono attardato un po’ lasciando qualche passo fra me ed i miei colleghi, con i quali subito dopo avrei diviso il tavolo per il pranzo. Ognuno di loro discuteva con il compagno che gli camminava di fianco. Chi non parlava fingeva di ascoltare l’altro aspettando unicamente il proprio turno per prendere parola. Io piu’ indietro ascoltavo da solo i loro discorsi.
Mi è parso a un tratto di essere lo spettatore invisibile di un improbabile mercato arabo: Mercanti infervorati urlavano promuovendo la magnificenza della propria mercanzia in una piazza gremita stranamente solo da venditori. Nessuno pareva accorgersi della totale assenza di avventori; scambiavano probabilmente gli altri mercanti per possibili clienti.
Tutti insomma fragorosamente impegnati nei loro discorsi disinteressati per un proprio tornaconto.
Onestamente anch’io sono troppo spesso venditore ignorante che non acquista nulla e con molta probabilità non venderà niente. Questa mattina pero’, distante da loro solo di qualche mattonella, ho ripensato a un posto dove nessuno compra e nessuno vende, ci si regala e lo si fa incondizionatamente.
E’ un posto dove non ci si inventa diversi, dove si ride di cuore, dove le passioni corrono veloci sul treno della fantasia: un solo vagone e pochi posti a sedere.
Qualche volta e’ un posto che non trovi proprio quando ne avresti bisogno, ti sforzi ma e’ un punto invisibile in una mappa di follia. Perche’ sempre piu’ folle è la vita, difficile da vivere ma soprattutto da condividere.
Altre volte è invece un luogo che si presenta inaspettatamente, lo ritrovi dietro le porte dell'aeroporto, in un ristorante, in una casa in campagna, dietro a un telefono, davanti a una bottiglia di Costera, dentro a un computer.
E’ un posto che per me c’e’ sempre e se un giorno dovessi non trovarci nessuno resterò fiducioso ad aspettare, seduto sereno in quella panchina di Piazza Amicizia.

7 Comments:

Roberto ha detto...

Stamane appena ho aperto la pagina del blog ho visto il titolo del tuo scritto , e mi son detto : prima leggo e poi cerco di indovinare chi l' ha scritto ! dopo 10 righe avevo già riconosciuto l' autore.
Mi piace molto , sia per contenuti che per forma di presentazione.
Ciao ciao

P.s. sicuramente eri acceccato dalla fame ... perchè nell' utima riga hai scritto Pizza anzichè Piazza ... :P

Elisa ha detto...

Ciaoo, complimenti per il tuo pezzo! Effettivamente, é proprio come dici tu e mi ha fatto pensare al viaggio a Palermo da cui siamo appena tornati: non avevo proprio voglia di stare seduta fiduciosa e tranquilla sulla panchina in Piazza Amicizia (magari avrei preferito quella dell'Orto Botanico eh eh eh)ed ero sicura che non avrebbero potuto esserci sorprese piacevoli ... Ed invece, inaspettatamente, ora mi sembra di aver messo le basi per alcune buone amicizie! :-)

Anonimo ha detto...

che non avrebbero potuto esserci sorprese piacevoli ... ...boooo!!
Che vuol dire?
Va bè!

Cinzia ha detto...

Senti si può sapere l'indirizzo esatto di questa PIAZZA ? Sto girando invano, mi sono fermata in p.zza Matteotti ma c'è GENTE STRANA ! ( vigila vigila ) .

Raffaele ha detto...

Il tuo articolo lascia una piacevole sensazione, finito di leggere rimane la quasi certezza che in quella piazza non si restera mai da soli basta credere che essa esita!

Eli ha detto...

Oltre ad aver trovato un tesoro ho trovato un amico in te, vero,profondo,con un gran rispetto per gli altri e per te stesso, ma soprattutto ricco d'amore, di allegria e tanta fantasia.

Da cancellare ha detto...

Bella l'idea della PIAZZA. Mi ha ricordato che proprio in PIAZZA,in paese, ho conosciuto i miei amici.