mercoledì, novembre 29, 2006

Urgente Riflessione

Momenti di recupero in cui raccogliere le nostre forze o riflessioni su fatti storici accaduti ?

Personalmente abbraccio la teoria che le feste sono una necessaria sospensione della routine ordinaria mettendo un punto alla fatica , per andare a capo con le cose da fare poi. "Vangelo secondo Cinzia "
Però tra le varie riflessioni mi sono accorta che forse appartengo anche alla schiera dei dubbiosi e poco “informati” delle vicende storiche a cui molte festività sono collegate.
Spesso vedo nelle feste religiose solo un bisogno dell’uomo ad una delle tante possibili risposte al senso/nonsenso della vita.

Solo nelle più importanti celebrazioni religiose quali la Pasqua e il Natale ho rinvenuto significati universali non frutto di trattati di scienza ma semplicemente considerazioni un pò rituali .
Il Natale , mi piace perché percepisco la celebrazione della natività che ricomincia ogni anno .
Ogni anno puntuale anche l’ inevitabile stress e strazio dei preparativi che ci vede un po’ tutti grandi degustatori di piatti tipici e dolciumi e acquirenti di regali .
Dovrei evitare questi comportamenti meccanici e questi ruoli convenzionali a favore di una riconquistata consapevolezza di un più forte sentire.
Me lo ripropongo sempre … urge riflessione .

Per la pasqua mi lascio trasportare dal misterioso significato della più antica speranza dell’uomo : quella di sconfiggere la morte . La vita che non muore ma che “risorge” allontanandone paure e angosce.
Se su tale primordiale argomento del “terrore sulla morte” comprese svariate soluzioni
non esistessero tante divergenze o opposti integralisti forse ci sarebbero anche meno guerre . ???

Qualunque sia il significato di questa speranza , mi ha sempre colpito il dato storico di Gesù crocifisso. Nella sua figura , fin da bambina, nei libri a fumetti del catechismo , “ quei disegni “ che rappresentavano la grande sofferenza di un uomo .
Da un po’ più adulta ho il ricordo recente delle crudi immagini della passione di “M.Gibson”
al di là dell’americanata commerciale, ho percepito in concreto quel dolore e strazio di un corpo in carne ed ossa inchiodato ad una croce.
Per qualche ora dopo la programmazione mi è rimasta una tale angoscia. Non conoscevo tutti quei retroscena dell’oggetto di legno diventato ormai una presenza fin troppo indifferente in molte aule uffici e luoghi pubblici . Il simbolo della croce , per credenti e non
è visto come il simbolo del dolore umano e della solitudine nella morte.

Croce o altri simboli di quante religioni ha bisogno l’uomo per vivere nella speranza di non morire mai ?
Se è vero che Dio è uno, giustamente ciascuno cerca di portarlo dalla propria parte .
Di recente si narra , a favore di questa considerazione una delle peggiore oscenità : un Bush e un Bin Laden.
Non più fumetti a colori o film ricchi di effetti speciali non più l’ AB dei vecchi comandamenti ma una cruda verità che separa il mondo per combattere in LORO nome !

1 Comment:

Andrea T. ha detto...

Che che le feste siano una necessaria sospensione della routine ordinaria lo credo pure io. Ma aquesto punto perche santifichiamo tutti i gironi ?
"Di quante religioni ha bisogno l’uomo per vivere nella speranza di non morire mai ?" E' prproio queso il punto il mito e' spesso una fuga dalla verità.